lunedì 31 ottobre 2011

Ondra, l'Harry Potter delle pareti incanta anche l'Italia















Se per la terza volta Adam Ondra, il giovane talento della Repubblica Ceca ha ricevuto il SALEWA Rock Award 2011, ovvero l’Oscar dell’arrampicata assegnato all’atleta su roccia più rappresentativo della stagione, un motivo ci sarà. La motivazione dell’assegnazione al giovane atleta ceco data dalla giuria è stata: “Per il suo alzare continuamente il livello dell’arrampicata ispirando così i climber di tutto il mondo”. Noi siamo andati all'International Mountain Summit di Bressanone a incontrare ( e scoprire meglio) l'enfant prodige ceco che ha un po' l'aspetto di Harry Potter e che è soprannominato Wonder Ondra, per la straordinaria capacità di passare da un sasso all'altro come un ragno con un tocco di magnesite qua e là.

http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/31-Ottobre-2011/ondra-harry-potter-pareti-803521261890.shtml

martedì 25 ottobre 2011

Andy e la nuova vita «fluorescente» Precario? Mi reinvento ogni giorno

MONZA - Lui è ancora quello del ciuffo giallo. Nei Bluvertigo suonava le tastiere, il sassofono, il sintetizzatore ed era la seconda voce di Morgan, nonchè il co- fondatore della storica band brianzola alla fine degli anni 90' che ha lasciato il segno con quello stile un po’ british basato sulla fusione tra il genere elettronico e il suonato, applicato a diversi generi musicali. Ancora oggi tutti lo chiamano «Andy dei Bluvertigo», ma Andrea Fumagalli, che è il suo nome di battesimo, la sua mitica band e Morgan li ha lasciati da un pezzo per dedicarsi a tutto tondo all’arte e alla sperimentazione, quella che da sempre intercorre tra la musica e le arti visive, scandagliando così i legami tra gli elementi sonori e le suggestioni della vista.

NUOVA STAGIONE - Una seconda vita riscritta con l’arte nelle sue diverse declinazioni: la musica, le installazioni, la pittura. Come atelier una ex fabbrica tessile dismessa di 240 metri alla periferia di Monza, dove la notte si traduce in «fluoressenza» e il giorno è dedicato alla produzione di quadri in acrilico fluorescenti che prendono vita in una dimensione «lunare, serale e artefatta» al neon blu. «Dopo la parentesi con i Bluvertigo - racconta Andy, che ci riceve in kimono - ho deciso di vivere in una dimensione da letargo creativo e ho cercato un capannone per rielaborare i miei ricordi, i favolosi anni 80', la pop art, il fumetto, la grafica,insomma tutte le mie passioni.Vivo una forma di precarietà consapevole e produttiva che traduco tutti i giorni in curiosità».

http://www.corriere.it/spettacoli/11_ottobre_25/andy-nuove-sperimentazioni_d29d7f66-fefa-11e0-b55a-a662e85c9dff.shtml

domenica 23 ottobre 2011

Il rifugio al neon di Andy




Ambra Craighero per Vanity Fair







Lui è «Andy dei Bluvertigo», alias Andrea Fumagalli, il camaleontico artista che dopo l'avventura musicale vissuta con Morgan e la band brianzola a fine anni 90' - nelle vesti di tastierista è vocalist - ha cambiato vita dedicandosi all'arte in tutte le sue forme.

Oggi l'ex tastierista dei Bluvertigo è un dj per la moda e soprattutto un pittore che si ispira agli anni Ottanta, quelli delle tinte forti, dei colori pop raccontati a colpi di acrilico con le icone della tv e dello star sistem (i manga giapponesi - come Lady Oscar, Pollon, L''incatevole Creamy -, la top model Linda Evangelista, Michael Jackson, Alex del film Arancia Meccanica ecc..).

«Mi piacciono i colori fluo che si accendono con il buio, come le idee nel cervello. Così la bordatura dei soggetti che danno l'idea della centratura e della rotondità. Adoro Andy Wahrol, Keith Haring, Brian Heno, David Bowie e tra gli architetti, Gaudì».

Un viaggio visionario tra art-design, atmosfere, performance, grafica e fumetto, insomma, un collage che proviene direttamente dal cassetto dei ricordi, rielaborati in salsa acida e new pop nel capannone industriale Fluon, nella periferia di Monza. «Vivo una dimensione totalmente creativa. Suono, dipingo, creo, cucino. Sono tutte esperienze totalizzanti che mi consentono di respirare con il metodo, la capacità di autocritica e il sogno di riuscire un giorno ad autoprodurmi. La sfida è reinventarsi ogni giorno».

E il calendario è ricco di eventi: dalle serate dj per le diverse maison (Diesel, Fiat, Coveri, Carlsberg e Redbull, solo per citarne alcune); alle installazioni pittoriche e sonore che gli fanno fare il giro del mondo con gallerie ed esposizioni. «Vivo l'arte e la applico in ogni frangente della mia vita. Il nuovo Andy è figlio del primo, con l'evoluzione poliedrica di tutto ciò che mi è sempre appartenuto: dagli oggetti feticci (un Goldrake santino nella sua camera fluorescente al neon blu), alla passione per gli abiti (vanta una splendida collezione di kimono giapponesi e almeno 300 paia di scarpe). «Il mio guardaroba è la fotografia sgargiante di quello che sono, così come il neon blu è lo specchio di una dimensione da alieno urbano».

http://www.vanityfair.it/people/italia/2011/10/22/andy-bluvertigo-a-casa-delle-star

martedì 18 ottobre 2011

Libera (e precaria)

Se precaria significa essere libera, io sono libera e precaria.Vivaiddio! Il problema del precariato è presente in tutti i settori, nel giornalismo poi è una lotta contro i mulini a vento. Ci sono precari di lusso e precari dignitosi, oltre a quel sottobosco che ruota nel mondo dell'editoria e che lotta per la "sopravvivenza", non potendo negoziare al meglio con gli editori per mancanza di potere nella fase contrattuale.Di ben altra natura la lotta interna dei giornalisti a contratto che difendono i privilegi senza "evolvere". Mi pare grottesco con l'avvento delle piattaforme integrate e della multimedialità.Oggettivamente,non vedo uno sbocco, una via d'uscita: troppi cavilli, troppe metastasi.

I quattrini che girano nel mondo dell’editoria sono sempre di meno, i quotidiani si vendono poco e la realtà del web è trattata ancora con sufficienza e scetticismo dagli addetti ai lavori. C'è una lentezza siderale in tutto, anche nella consapevolezza. Basti pensare alla ipocrisia che c'è nel trattare l'argomento Berlusconi.

L’unica via d’uscita è la consunzione fisica: al centrodestra fa ancora molto comodo perché è l’unico capace di portare i voti degli elettori ed è anche l’unico con un invidiabile carisma. L' alternativa sarebbe Alfano che non è nè un faro, nè un lumino da mettere sulle tombe dei defunti. Il vero problema è che non è mai esistita un’opposizione perché il centrosinistra italiano è la caricatura di se stesso, perché il Pd è una centrifuga di errori senza fine e senza leader. Quindi la realtà è che Berlusconi è in crisi da cinque anni ma continua a esistere perché non c’è nessuno in grado di levargli la sedia
. Bisogna avere talento per portare via la sedia a qualcuno e mi fanno ridere quelli che scioperano tanto per alzare il vessillo al cielo,senza essere nè affamati e nè folli.

mercoledì 5 ottobre 2011

Noi ci mettiamo le idee, qualcuno ci creda

MILANO - Che le idee diventino impresa. In una sera. E' questo il motto della StartuParty che si è svolta nei giorni scorsi al Collegio di Milano, uno dei più prestigiosi collegi universitari della città, per questa occasione aperto a tutti. Un evento che ha chiamato a raccolta più di 500 persone con il pallino dell'innovazione, nato grazie all'iniziativa di giovani venture capitalist, business angel (ovvero investitori pronti a fare sinergia con chi presenta le idee, cercando di mettere a disposizione con un atteggiamento solidale, l'esperienza manageriale acquisita nel tempo), ex startupper con varie esperienze sul campo che si sono confrontati su nuove idee di impresa e sulle possibilità di tradurle in business reali. Qualcuno ha dei progetti che vuole realizzare; altri hanno i capitali da investire. Se l'incontro va a buon fine, il business parte.

RICETTA ANTI-CRISI - E' una ricetta contro la crisi, il tentativo di mettere in contatto domanda e offerta di nuove idee. I giovani aspiranti imprenditori, ventenni o poco più, parlano il linguaggio delle nuove tecnologie. Gli operatori economici cercano nuovi talenti e nuove formule per trovare nuovi spazi nel mercato. «C'è in atto un nuovo fermento - sottolinea Emil Abirascid, direttore della rivista Innov’azione e amministratore delegato di Startupbusiness - e si moltiplicano le startup così come le possibilità di incontro con il mondo imprenditoriale, è in atto un rinnovamento strutturale. E tra il mondo accademico e le imprese c'è networking, una formula che sarà più forte della crisi.Le start up possono essere una risposta».

http://www.corriere.it/economia/11_settembre_25/startuparty-incontro-startup-finanziatori_976376d6-e757-11e0-a00f-4bc86d594420.shtml

http://video.corriere.it/innovazione-business-confronto/70dfbe10-e76c-11e0-a00f-4bc86d594420

Tante facce da startup

Ha riscosso grande successo la StartuParty che si è svolta al Collegio di Milano. Un evento con oltre 500 iscritti nato grazie all'iniziativa di giovani venture capitalist, business angel e startupper come Emil Abirascid, direttore della rivista Innov’azione, Ceo di Startupbusiness e ideatore dell’evento Percorsi dell’Innovazione di Smau.

“ È indispensabile cercare di avere visibilità nei luoghi giusti e in Italia le occasioni per fare innovazione cominciano ad aumentare ogni giorno di più. Alla StartuParty si possono incontrare possibili partner, collaboratori, venture capitalist che possono credere nelle idee, ma anche imprenditori a cui vendere un progetto ben calibrato”.

Nell'aula magna del Collegio, prima dell'inizio della festa, abbiamo assistito alla presentazione di alcune startup chiamate Road 55, dove una platea selezionata di persone si sono interfacciate con gli startupper per valutare la possibilità di diventare possibili investitori, o partner dei progetti.

http://italianvalley.wired.it/news/2011/09/23/startuparty-2011-14622.html

Matteo Ceccarini,il sound designer delle top model

Ha iniziato mixando le sue atmosfere per una giovanissima Carla Bruni. Ha registrato con il microfono lo scintillio dei coralli puri sulle passerelle per riprodurre i suoni cantilenanti sul corpo di Naomi Campbell. "Una tigre. Una avatar. Una pantera. Naomi camminava con l'istinto". Ha fatto sognare il rimpianto Ferrè, ha tradotto in musica l'istinto di Giorgio Armani o la creatività vulnerabile di Vivienne Westwood, lasciando le consolle da dj per diventare sound designer.

E così si è inventato una professione che non esisteva per vivere a braccetto con la libertà e il rischio. Che adora. "Preferisco l'incertezza alla certezza. Non voglio pensare di vivere come un mutante. Preferisco lottare tutti i giorni con la creatività e conquistarmi un piccolo punto nello spazio. Dover scegliere impone sempre una coerenza e io cerco di esserlo sempre".

Stiamo parlando di Matteo Ceccarini, l'ex dj di successo che ha ancora le cuffie tempestate di diamanti nel suo studio di una casa d'epoca a pochi passi da piazza San Sabila a Milano, ma che legge contemporaneamente Tiziano Terzani e la biografia di Patti Smith. "La musica, il mix, la magia dei suoni, sono il mio pane quotidiano. Adoro la pioggia e certi rumori impercettibili che la città nasconde. Vivo la notte rubando al silenzio il cuore. Per fortuna che con me c'è Eva (Riccobono, ndr.) che ha cambiato il mio modo di vivere. Eppure, strano a dirsi, nella mia vita quasi tutto è successo per caso".

http://www.gqitalia.it/moda/articles/2011/9/il-dj-delle-sfilate-e-delle-modelle-intervista-a-matteo-ceccarini