giovedì 15 gennaio 2009

Il Nuovo Cinema Paradiso? In Brianza

La vita dietro al proiettore di un piccolo imprenditore. La cui storia ricalca quella narrata nel film premio Oscar

di Ambra Craighero

SEREGNO (Milano) – «Mi piace il fascio di luce che esce dalla cabina. E’ così da quando ero un ragazzino. E non ne posso ancora fare a meno». Viene subito in mente il volto estasiato di Totò Cascio, nei panni del piccolo protagonista del «Nuovo Cinema Paradiso» di Giuseppe Tornatore, che nella cabina di proiezione ascolta gli insegnamenti di Alfredo - Philippe Noiret. E il paragone non è poi così azzardato, visto che la storia di Emilio Riva, 78anni, tipografo di Seregno, grosso centro nel cuore della Brianza, non è molto diversa da quella narrata nella pellicola che al regista siciliano valse il premio Oscar quale miglior film straniero nel 1990.

http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_15/nuovo_cinema_paradiso_in_brianza_c20fb38e-e306-11dd-abc2-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2009/01_Gennaio/cinema/1&1

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_522ad904-e306-11dd-abc2-00144f02aabc&vxBitrate=300

domenica 11 gennaio 2009

Coperte, vino rosso e un Vangelo: la lunga notte dei clochard di Milano

Le storie di Amabile, Eme e gli altri 800 homless dispersi tra Duomo e stazioni dei treni

MILANO – Amabile, Luca, Angelo il «papà di tutti noi». E ancora: Silvia, Eme Frak, Ronald, Marcus, Leandro. Sono solo alcuni degli ottocento clochard milanesi che dai City Angels e dagli operatori delle altre associazioni di volontariato vengono chiamati gli «irriducibili». Nonostante il freddo, la pioggia e la neve, trascorrono le notti in strada e non abbandonano mai la loro «casa» sul marciapiede, tra le grate, vicino ad una colonna, sulle scale della metropolitana. Per tutti il ritornello è lo stesso: non vogliono andare nei dormitori predisposti per il piano antifreddo dal Comune perché hanno paura di perdere gli scatoloni, i sacchi a pelo, le borse, i Vangeli e tutte le cianfrusaglie che si portano appresso. Siamo andati a trascorrere il tardo pomeriggio e la notte con loro per farci raccontare questa resistenza scalfita a colpi di gelo.

http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_09/clochard_milano_viaggio_tra_i_senzatetto_8afb4fdc-de58-11dd-a05b-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2009/01_Gennaio/clochard/1&1