venerdì 28 maggio 2010

Piccole cose straordinarie

mercoledì 26 maggio 2010

Il diorama del Lago di Garda, il mare mancato

Il nostro viaggio al Lago di Garda, da Sirmione a Gargnano, è un limpido diorama, un micromondo che appaga sensi, estetica e fantasia. Sono in tanti ad aver trovato sulla sponda bresciana una dimensione ideale di cultura e bellezza, in cui il fascino naturale e le intelligenze locali si mescolano ai sentori di un’élite mitteleuropea di fine Ottocento. A Riviera Gardone incontriamo Giordano Bruno Guerri. Storico e scrittore, giornalista e affabulatore della tv a piedi scalzi, cultore di Gabriele D’Annunzio, Guerri è il 16° presidente del Vittoriale degli Italiani (www.vittoriale.it), la geniale casa-mausoleo che D’Annunzio fece costruire nel 1921. Da due anni si divide tra la capitale, in cui vive, e Gardone Riviera. In questo lembo di lago (dove ha scritto il libro Follia? Vita di Vincent Van Gogh), trascorre lunghi periodi.

A cura di CRISTINA GATTAMORTA fotografie di AMBRA CRAIGHERO - Ville e Casali - Nr.6 di giugno/2010
Copyright © Ambra Craighero

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sabato 22 maggio 2010

E il paese di SuperMario prepara la festa



CONCESIO (Brescia)
– Fino a qualche anno fa Concesio era noto soprattutto per avere dato i natali a Giovan Battista Montini, passato alla storia come Papa Paolo VI, il cui pontificato è durato fino al 1978. Ma ora, e oggi in particolare, questo antico comune di 15 mila anime che fa da cerniera tra Brescia e la Val Trompia inizia a brillare della luce riflessa di un altro suo abitante eccellente: il centravanti dell'Inter, Mario Balotelli.






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http://www.corriere.it/sport/speciali/2010/craighero-balotelli_39c97394-65c7-11df-89b0-00144f02aabe.shtml

http://www.corriere.it/gallery/sport/05-2010/inter_madrid/3/a-casa-balotelli_9f440fd0-65b4-11df-89b0-00144f02aabe.shtml#1





lunedì 17 maggio 2010

Intervista a Giordano Bruno Guerri

Copyright © Ambra Craighero

«Io, inquilino del Vittoriale vi racconto i segreti di D' Annunzio»

Mutande di seta e camicie da notte, pronta una mostra sui feticci del Vate

GARDONE RIVIERA (Brescia) - «Ci ero venuto per la prima volta negli Anni 70, come visitatore. Avevo uno zaino in spalla e molti sogni. Più tardi sono ritornato al Vittoriale come storico e convegnista, insomma in tutte le salse. Quando la segretaria mi accolto dicendomi: "Benvenuto presidente, questa è la sua chiave", in un attimo ho ripensato a tutta la strada che ho fatto per arrivare fin qui, in questo magnifico sarcofago. Ho realizzato un sogno».

http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/16/inquilino_del_Vittoriale_racconto_segreti_co_7_100516036.shtml

http://sfogliatore-corriere.corriere.it/epaper/viewer.aspx

http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/16/cittadella_monumentale_co_7_100516034.shtml

mercoledì 12 maggio 2010

Coast to coast ( Basilicata)




Prenderò una tenda con i sogni, la pioggia e camminerò.Lascierò a casa le scarpe e avrò lo zaino di sempre, una t-shirt blu petrolio, una sciarpa indiana, capelli al vento con le doppie punte, lunghi e baciati dal sole. Dormirò sui marciapiedi, sotto gli alberi - cascate di glicini, distese di fiori di pesco,cedri e ulivi - fuori e dentro un sacco a pelo. Con un iphod e le song di sempre, una moleskine, una matita spuntata, una macchina fotografica, un cavalletto portato in spalla come un sax, una telecamera; sotto le stelle, sotto il cielo che mille volte ho disegnato con gli acquarelli. Poi lascierò a casa il cellulare e se avrò dei figli al seguito li porterò su un carretto con una gallina al guinzaglio - o libera -. Non mancherà il "Patang" - l' aquilone di carta indiano -, una bottiglia di vino rosso ( amarone) per celebrare versi e poeti, il wiskey( ballantine's) per bere dal tappo e non dal bicchiere, omaggiando la vita, l'amore, quel che resta, quel che sono/siamo e quel che sono/saremo. E non mancherà un vasetto di basilico da coltivare selvaggiamente senza balconi e finestre, senza luci e ombre, finalmente sotto il sole. Ci sarà anche una bussola per perdersi, una piccola pianola per ricordarsi di un pianoforte steinway a coda nero lucido che tanto non potrò/potremo mai avere. E se anche fosse, qual'è il problema? Ci sono cose che devono essere ossequiate per essere sognate ad occhi aperti, chiusi. Con la luna, senza e infuocata. Di sicurò pioverà a dirotto e non avrò l'ombrello; scriverò (scriveremo?) sulle mani e i piedi, camminerò (cammineremo?) nel fango,misurerò(misureremo?) la profondità delle pozzanghere,nuoterò (nuoteremo?) come rane nello stagno, tornerò (torneremo?) a galla sporchi e sudati, per poi rotolare nell'erba e ripartire. Guarderò (guarderemo?) la mappa. E i fari?Non mancheranno, perchè un giorno dovranno essere costruiti al promontorio dell'anima o davanti alla sabbia bianchissima, dove il sale è fatto per stare sulla pelle e non altrove. Conosco persone altruiste che comprano la felicità per poi rinnegarla nell'avidità dei sogni. Diffidate di loro e scusate se ho messo troppe virgole. Non me ne importa. Forse qui sono come la cannella e i papaveri. Almeno qui.


I cento purissimi grammi dell' «indecenza»




E' inutile girarci intorno: è da qui che si parte, dal non essere ricattabili. In tutto,anche se fai i conti con la quotidianità, con le difficoltà della vita, con gli altri, bisogna sempre proteggere i cento purissimi grammi dell' «indecenza». E' l'esser noi stessi che certifca la nostra libertà: sempre; il che non significa raggiungere gli status, ma provare a riconoscere la conquista di ciò che è inutile.

Reto Mathis, uno chef a 2'486 metri d’altitudine

Lo chef svizzero Reto Mathis dirige da 15 anni il più alto ristorante gourmet d’Europa, "La Marmite", situato nella località engadinese di St. Moritz. Swissinfo.ch lo ha intervistato.

Prendiamo l’ultima funicolare, mentre le porte si stanno chiudendo. L’appuntamento con Reto Mathis è lassù: da non credere, siamo più vicini al cielo che alla terra. Dai finestrini osserviamo la neve che aumenta a vista d’occhio, mentre la cittadina di St.Moritz si fa sempre più piccola alle nostre spalle. Davanti a noi c’è il ricamo naturale di un paesaggio indomito. Lo troviamo sulla porta d’ingresso del ristorante in veste di cerimoniere. Stessi capelli al vento visti tante volte in televisione, sguardo rapace e profondo come i suoi accenti francesi, asiatici e piemontesi che spesso abbina nelle creazioni culinarie; passo felpato di chi sa dove collocare un ingrediente con una mossa azzeccata.

http://www.swissinfo.ch/ita/societa/Reto_Mathis,_uno_chef_a_2486_metri_d_altitudine.html?cid=8177360

mercoledì 5 maggio 2010

In metrò il viaggio nel futuro

Ambra Craighero RIPRODUZIONE RISERVATA

BRESCIA - Meno di mille giorni al via della metropolitana automatica «Driverless» di Brescia. Un percorso che disegna sul territorio una «L» immaginaria e parte da Sant' Eufemia - Buffalora per arrivare al capolinea Prealpino, della Val Trompia. Un tragitto che si estende per 13,1 km, con 17 stazioni: otto in galleria profonda, cinque in trincea coperta, due a raso e due su viadotto. La nuova linea sarà in grado di attraversare la città in soli 25 minuti e 25 secondi. Un' opera da 830 milioni di euro che si ispira alla metropolitana di Copenaghen senza il conducente a bordo e tutto automatico.



http://archiviostorico.corriere.it/2010/aprile/19/metro_viaggio_nel_futuro_co_7_100419027.shtml


La seduzione del "design" al Salone del Mobile di Milano

La seduzione del "design" al Salone del Mobile di Milano ha contagiato tutti nell’appena trascorsa edizione. Massiccia come sempre è stata la presenza svizzera, dai più affermati ai giovani emergenti in cerca di visibilità. Una carrellata di idee applicata alla sostenibilità ambientale.

Il salone del Mobile, forte del successo dello scorso anno - 313.385 visitatori tra operatori, pubblico e stampa – si è svolto anche quest’anno in uno spazio di 200 mila metri quadrati nel quartiere fieristico di Rho, mentre la contro kermesse del FuoriSalone si è tenuta nei diversi quartieri di Milano: Tortona, Lambrate, Duomo, Bovisa, Garibaldi. Noi siamo andati a scovare, tra i vari atelier, loft, fabbriche dismesse e angoli nascosti i futuri designer svizzeri, e i big che sono esplosi negli ultimi anni.

Milano, città aperta alle novità e alle sperimentazioni, mai come quest’anno è stata unita da alcuni denominatori comuni: la sostenibilità ambientale, la tutela del paesaggio, il recupero intelligente dei consumi e i dei prodotti, la progettazione a impatto zero.In un mondo dominato dai numeri, indagini statistiche e consumi un mix di 45 designer di fama e di emergenti hanno “giocato” sul peso specifico delle rispettive attività, offrendo una riflessione one–to–one sul carico della creatività applicata alla progettazione.

http://www.swissinfo.ch/ita/cultura/Designer_svizzeri_sugli_scudi_al_salone_di_Milano.html?cid=8802088

«Partite Iva? Nel mercato dei deboli servono spesso a "sbarcare il lunario"»

A volte non rappresentano più una reale alternativa al lavoro dipendente, ma una forma di flessibilità»

Intervista a Giuseppe Vitaletti, docente di Economia dei Tributi e consulente di Tremonti

MILANO – È uno dei punti di riferimento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Giuseppe Vitaletti è un economista esperto di riforme fiscali, nonché docente di Economia dei Tributi e di scienza delle Finanze e fin dagli anni '80 ha a lungo studiato «la ristrutturazione terzistica» dell'economia italiana, soffermandosi sul fenomeno delle partite Iva che allora stavano germogliando. Abbiamo chiesto a lui un parere tecnico sul flusso delle partite Iva per conoscere la centralità del fenomeno in relazione alla attuale crisi economica italiana.

http://www.corriere.it/economia/10_maggio_03/intervista-vitaletti-partite-iva-ambra-craighero_4f9068c6-568c-11df-ae23-00144f02aabe.shtml?fr=correlati

Quelli che sfidano la crisi: generazione «partita Iva»

MILANO – Dici crisi? Rispondi con partita Iva. Sono in migliaia di grafici, web designer, naturopati, consulenti informatici, informatori, professionisti della conoscenza della new economy, piccoli artigiani, operai specializzati, agenti, formatori scientifici, consulenti ambientali, artigiani altamente specializzati e via dicendo. Con una differenza sostanziale: quelli che hanno scelto di aprire la partita Iva consapevoli di fornire un servizio altamente qualificato; e coloro che hanno invece «dovuto» reinventarsi per strappare un contratto, per poter operare con la formula dell'associazione in partecipazione con l'azienda o la ditta che ha richiesto una collaborazione «esterna».

Intervista ad Andrea Pezzi

Pezzi: «In un mercato che non dà lavoro si può essere pionieri di se stessi»



MILANO - Andrea Pezzi artista poliedrico e comunicatore per eccellenza è arrivato alla sua terza vita, dopo essere partito da Alfonsine, in provincia di Ravenna. Dal 1997 al 2002 è stato il Dj simbolo di Mtv Italia e ha lavorato come conduttore, regista, autore e produttore. Ne è passato di tempo da quando lavorava in radio come speaker, per pagarsi le rette universitarie. È entrato nell’immaginario collettivo per la conduzione di programmi fortunati come Kitchen, ha messo a dura prova la sua carriera, producendo il crac della sua società Ovomedia, con un buco di quasi cinque milioni di euro. Eppure, ha condotto la sua zattera della creatività senza abbandonare mai i remi: ha viaggiato, è diventato scrittore e nel mentre ha capito cos'è la conquista dell'inutile e ha iniziato a fare seminari, corsi per le aziende come consulente con partita Iva. Insomma, si è reinventato ogni volta dando vita ad un laboratorio vivente sperimentato su se stesso, sulla flessibilità del lavoro e le idee, senza mai avere una visione monotematica della professione.

http://www.corriere.it/economia/10_maggio_03/andrea-pezzi-partita-iva-ambra-craighero_ef1e933a-568d-11df-ae23-00144f02aabe.shtml