MILANO - Per vivere in una palafitta a Milano, in una dimensione forse più legata al mondo animale che non alla società urbanizzata e ipertecnologica dei giorni nostri ci vuole coraggio. E questo coraggio lo ha sicuramente Duilio Forte, designer milanese fuori dal comune, che ha deciso di sperimentare su se stesso le sue innovative idee di architettura. Dopo un lungo via vai di telefonate – il navigatore satellitare da quelle parti non dava segni di vita -, ci ritroviamo in un luogo sperduto: tra la vecchia campagna abbandonata milanese e quel che resta delle risaie e delle ex industrie tessili, a pochi passi dalla tangenziale est, non lontano dall’aeroporto di Linate. Quarantadue anni, milanese, Forte è un designer che sfugge ai designer. Ha superato e reinterpretato l’architettura rompendo con tutto ciò che è facilmente progettuale e si è rifugiato in questa landa di terra ai margini della città, contesa da una campagna che resiste sottoforma di sterpaglia, con qualche principio di orto qua e là, mentre la periferia si allunga con i tentacoli senza sapere dove finirà.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_febbraio_4/palafitta-ambra-craighero-duilio-forte-1602404136191.shtml
http://milano.corriere.it/gallery/milano/02-2010/palafitta/1/palafitta-tangenziale_e06c2e38-1173-11df-806e-00144f02aabe.shtml#1
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_febbraio_4/palafitta-ambra-craighero-duilio-forte-1602404136191.shtml
http://milano.corriere.it/gallery/milano/02-2010/palafitta/1/palafitta-tangenziale_e06c2e38-1173-11df-806e-00144f02aabe.shtml#1