martedì 17 maggio 2011

E' la prima volta



E' la prima volta che ammiro Milano senza vesti: nuda, nuda come un verme e con la neve. Avevo visto il film in volo per Dubai, l'ho rivisto per riannodare i fili con la sinestesia. Questo film di Luca Guadagnino è finalmente ambizioso e decisamente sopra la media. Nelle arie ricorda i magnifici fasti di Luchino Visconti, con l'immagine protagonista assoluta. Trattasi di un simposio di semantiche e punti prospettici perfettamente allineati in una perfezione dell'inquadratura: mai banale e mai deforme. Una pellicola che mi ha ricordato le bucce del mandarino lasciate sulle stufe ad essiccare.

Il dandy a luci rosse


di Ambra Craighero per Gq

"Quando la segretaria del Vittoriale degli Italiani mi ha accolto dicendomi: "Benvenuto presidente (ndr.nel 2008), questa è la sua chiave", in un attimo ho ripensato a tutta la strada che ho fatto per arrivare fin qui, in questo magnifico sarcofago. Ho realizzato un sogno". Parole e musica di Giordano Bruno Guerri che del Vate - cioè Gabriele D'Annunzio - è un grandissimo ammiratore, nonché inquilino della Cittadella Dannunziana nella quale vive quando i molteplici impegni glielo consentono.

Solo che Guerri conosce a menadito manie e feticci dell'esistenza quotidiana del Vate, quella che ha fortemente caratterizzato la sua presenza ( dal 1921 al 1938) nelle venti stanze della Prioria (la casa del Poeta) con quella straordinaria maniacalità inventiva e accumulatoria con un unico denominatore comune: "l'estetica applicata alla vita in ogni minuzia, con la certosina volontà di essere un amante della vita, oltre se stesso e la sua rappresentazione". Cosicchè un bel giorno, Guerri, nella penombra delle stanze del Vate (che soffriva di fotofobia), inizia ad affinare il suo istinto di cacciatore d'archivi e apre i suoi nove armadi "segreti" chiusi a chiave per più di settant'anni.

Ed ecco spuntare l'invisibile: gioielli, cancelleria, abiti da casa e biancheria intima, occhiali, tabacchiere, la famosa camicia da notte con l' oblò proprio lì, 73 paia di mutande rigorosamente in seta e color avorio con le sue iniziali, così come le 30 camicie da notte, le scatolette con i peli pubici delle sue donne, oltre 300 paia di scarpe disegnate dallo scrittore, i numerosi collari per i suoi levrieri, le meravigliose sottoveste-babydoll da far indossare alle prescelte, che, per soddisfare il sublime estetismo del poeta, erano costrette a spogliarsi dai propri inadeguati abiti e a indossarne di appositi, fatti confezionare dal Vate. Non mancano all'appello gli abiti da caccia, i pigiami e le amatissime vestaglie, cappelli e cappelliere. Oltre alle curiosissime missive spedite alla sua adorata cuoca - con annotazioni quotidiane - ("Mia cara Albina, o Intingola, l' accordo di queste tre cose fritte è sublime"); schizzi per l' esecuzione degli esercizi ginnici in camera per un D' Annunzio,o "dandy abbronzato" che si fa baciare dal sole quando la moda imperante per i letterati dell'epoca era di essere contemplativi e pallidi, celebrando così un vivere inimitabile che ancora oggi è una lezione di vita.

http://www.gqitalia.it/show/lifestyle/2011/5/gli-abiti-a-luci-rosse-e-gli-accessori-da-dandy-hot-di-gabriele-d-annunzio-spiegato-al-vittoriale-da-giordano-bruno-guerri#?refresh=ce

La mille miglia e le donne

Donne e motori. E' un classico. Un mix che fa sognare. Un po’ come il pittore e la sua musa. Solo che qui, alla Mille Miglia, l'altra metà del cielo non è soltanto una figura complementare come la velina o la miss di turno a fare bella mostra di sè al paddock, ma è anche mito, passione.

Le donne qui stanno al volante. Ed è bello pensare che qualcuna tra loro possa portare con disinvoltura la tuta feticcio indossata da Steve Mcqueen durante le riprese del film “Le Mans”, in pendant alle scarpe ballerine a pois.



http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/una-freccia-rosa-trafigge-le-lady-driver-di-tutto-il-mondo-1.744090

http://www.giornaledibrescia.it/fotogallery/la-mille-miglia-e-le-donne-nelle-foto-di-ambra-craighero-7.9647

La Mille Miglia si fa «hi-tech» tra wi-fi, smartphone e gps

La «Corsa più bella del mondo» compie 84 anni. Un traguardo da leggenda, il cui fascino è rimasto quello di un tempo. Anche se oggi l'evoluzione della gara passa dalla tecnologia, che ha cambiato la kermesse. Mille Miglia è anche convergenza, fruizione e condivisione dell'evento. L'hi-tech assume un ruolo di primo piano, ridefinendo le figure di pilota e co-pilota.








http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/la-mille-miglia-si-fa-hi-tech-tra-wi-fi-smartphone-gps-e-altre-diavolerie-1.745215

http://www.giornaledibrescia.it/fotogallery/la-mille-miglia-e-l-hi-tech-nelle-foto-di-ambra-craighero-7.9688