http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/17/Web_buone_idee_affari_co_7_101217041.shtml
lunedì 20 dicembre 2010
Web, buone idee e affari
http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/17/Web_buone_idee_affari_co_7_101217041.shtml
mercoledì 8 dicembre 2010
Sous le Ciel de Paris
Sono andata in Brasile dove mi sono innamorata della musica brasiliana e lo sono tuttora. Ho recitato in teatro e ho fatto anche del cinema. Esperienza interessante quest'ultima, strana, profonda. Ho girato 'Reine des Baccantes' per 'l'Orphéè' di Jean Cocteau e partecipato a numerosi film con registi come John Huston o Richard Fleischer, e ho avuto colleghi come Orson Welles, Trevor Howard, Tyron Power ed Erroll Flynn. Oggi mi ritrovo ricca d'amore, di vita e di memorie. Continuo a fare ciò che posso nel mio piccolo cammino, come una capra che si arrampica lungo un pendio roccioso ma fiorito.”
Viaggio a Zingonia, la «città ideale», tra cumuli di rifiuti e spaccio a cielo aperto
http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_01/zingonia-citta-ideale_ab80b9dc-fd31-11df-a940-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/gallery/cronache/12-2010/zingronia/1/viaggio-missili-zingonia_0b809c98-fd38-11df-a940-00144f02aabc.shtml#1
lunedì 29 novembre 2010
L'emozione dell'architettura
http://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1&thid=12c3113fe67020f7&mt=application/pdf&url=http://mail.google.com/mail/?ui%3D2%26ik%3D5a486852de%26view%3Datt%26th%3D12c3113fe67020f7%26attid%3D0.1%26disp%3Dattd%26realattid%3Df_ggavz2zv0%26zw&sig=AHIEtbQOw85NFHrT02fuJ5gES2sUQDRrzQ
Start up Week end
http://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1.1&thid=12c83e2c660d7f1b&mt=application/pdf&url=http://mail.google.com/mail/?ui%3D2%26ik%3D5a486852de%26view%3Datt%26th%3D12c83e2c660d7f1b%26attid%3D0.1.1%26disp%3Dattd%26zw&sig=AHIEtbToxTS6CNFQJ4miQprPO0Ema9mbBA&pli=1
lunedì 22 novembre 2010
Clandestini nel silenzio del cinema (e nella vita)
Clandestini nel cinema? Nella vita e in amore? Io clandestina lo sarò sempre...per sperimentare me stessa, mettermi in discussione. Kim Ki Duk ci insegna - o invita - a diffidare di chi non approda alla vita attraverso la faticosa riscoperta di se stesso. Se poi ciò,si esprime, grazie anche all'esempio del regista coreano, apatico ad ogni forma di conformismo, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Prendete nota: Kim è approdato al cinema dopo essere stato per cinque anni sottufficiale dell’esercito del suo paese, per due “seminarista” in un tempio riservato ai non vedenti (lui è vedente), per altri due studente di belle arti e artista squattrinato a Parigi. Vi prego, non chiamatela teoria da salotti letterari, ma esperienza di vita sublimata dalla formazione acquisita lontana dai circoli del sapere fini a se stessi. Che noia! Scusate,senza ipocrisie,la vita è fuori.E'sulle strade. E' nelle esperienze controvento. E' nel saper dire al proprio figlio : "Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.Punto". Se Kim è autodidatta nella vita, lo è nel cinema. Riempio i miei silenzi (e taccuini) con i suoi fotogrammi. Osservo i punti cardinali delle costruzioni geometriche delle sue ombre imperfette che combaciano e misuro con il palmo della mano le simmetrie delle stesse. Come sono leggere le ombre, mentre la bilancia è lo sciacallo implacabile del peso dei corpi. Si potrà notare la costante presenza dell'acqua nei suoi film, ed è per chi nella vita è al 95% composto dall'acqua e al 5% dalle nuvole. E' per chi ha milioni di anni come gli oceani e scava in profondità della sua accettazione ( negli altri)?Che dire della musica con accenti arabeggianti?? O di quelle case galleggianti sospese nel nulla...Per me è tutta una lezione...
martedì 9 novembre 2010
Quando il gioco si trasforma in ludopatia
http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_08/ludopatia-craighero_040ceaec-eb78-11df-bbbd-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_08/ludopatia-casavilla-cornaredo-craighero_5ed5af9c-eb7b-11df-bbbd-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/gallery/cronache/11-2010/ludopatia/1/ludopatia-reportage_f8ec24de-eb77-11df-bbbd-00144f02aabc.shtml#14
I colori dell'anima
"Dipingerò i tuoi occhi...ma prima devo conoscere la tua anima per dipingerli"
Amedeo Modigliani,Modì
Osservo sempre i giochi di linee dei volti, dei corpi, la simmetria o asimmetria delle proporzioni. Il colore degli occhi di un uomo spesso sono l'essenza di occhi mai veramente aperti, né chiusi. E quando sembrano privi di pupille dicono NO, senza parole. Quello che veramente ami non ti sarà mai strappato.
lunedì 8 novembre 2010
Su la testa
Copyright 2010 © Ambra Craighero
Aldo Drudi, il designer di Valentino Rossi. Ecco come è nato uno stile. Drudi: «Ho cominciato con suo padre Graziano. Poi il genio di Valentino l’ho tradotto in fantasia».
RICCIONE – Quando ancora doveva nascere la leggenda di Valentino Rossi, in Italia c’erano i grandi: Giacomo Agostini e il suo acerrimo rivale – romagnolo - Renzo Pasolini. Facevano parte di quella mitologia sociologica che ha tatuato sulla pelle i piloti in bianco e nero così come la tv. I caschi erano a scodella come gli indimenticabili occhialoni. Altri tempi. Aldo Drudi, che allora era un ragazzino, non poteva certo lontanamente immaginare che sarebbe diventato dopo trent’anni «il re dei caschi e delle carene». Insieme ad altri coetanei passava però già interi pomeriggi aggrappato alle reti di Misano - il circuito di casa – con due passioni: le motociclette e la grafica.E se nessun pilota a quei tempi pensava allo star system, figurarsi Aldo, che dopo aver frequentato la Scuola d’arte sperimentale di Pesaro si era affidato ai sogni e ai cilindri, pur di colorare il suo mondo onirico e rombante. La prima cavia? La sua moto: una Yamaha bicilindrica con livrea gialla, ridipinta color azzurro cielo.Non si può certo dire che il destino si sia nascosto tra le nuvole di quel cielo: dopo essersi iscritto all’Accademia di Firenze conosce a Urbino, in una discoteca, il suo idolo di gioventù Graziano Rossi, quello che oggi è conosciuto come il padre di Valentino Rossi, ma che è stato a sua volta pilota capace di far parlare di sé, per la stravaganza, i capelli lunghi e quell’accenno di follia alla Steve McQueen, unito ad grande talento per la guida -. «Graziano – spiega Drudi -, come Valentino è stato il precursore della comunicazione nel motociclismo. Amava i colori e la creatività. Aveva, come Valentino, l’idea di una cura maniacale per l’espressione della personalità di un pilota attraverso il disegno. Ci lega, in particolare, la prima tuta a righe bianche e rosse, e il primo prototipo di casco con disegnato un arcobaleno e un castello».
lettura su Max,Ottobre/2010 pg.108,109,110,111
Teatro oltre i confini
di Ambra Craighero, swissinfo.ch
«Terra e Laghi» è una manifestazione itinerante giunta alla quarta edizione con un programma che coinvolge comuni italiani e svizzeri della zona insubrica. Il progetto artistico Teatro Blu ne è parte integrante.
http://www.swissinfo.ch/ita/cultura/Teatro_oltre_i_confini.html?cid=28629270
giovedì 21 ottobre 2010
Francesco Nuti
Survivors
mercoledì 20 ottobre 2010
Inno a John Keats
sparirà nel nulla». John Keats
sempre desto in una dolce inquietudine a udire sempre, sempre il suo respiro attenuato,e così vivere in eterno – o se no venir meno nella morte».
domenica 17 ottobre 2010
Il genio creativo di Mario Botta in mostra al Mart
A otto anni dalla sua inaugurazione, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (Mart) rende omaggio al suo creatore, con una mostra che ripercorre la carriera di Mario Botta. Una carrellata di sessanta progetti, tra chiese avveniristiche, case unifamiliari ed edifici pubblici.
swissinfo.ch: Ci racconta un po’ le sensazioni che ha provato durante gli allestimenti di questa mostra che riassume una vita?
Mario Botta: Una mostra d’architettura rappresenta qualcosa che non c’è, perché l’architettura è fuori dal museo: è nelle strade, nelle piazze, nelle città. Tuttavia, sono felicissimo di questa grande opportunità che mi è stata concessa. Si tratta di un viaggio a ritroso, dentro me stesso, con prologo e appendice dei miei pensieri tramutati in realtà tangibile. Mi fa effetto pensare che sono trascorsi cinquant’anni dal primo lavoro, quando ero un giovane apprendista «di bottega» (Cappella di Genestrerio e casa unifamiliare di Morbio Superiore in Svizzera nel 1959, ndr). Ho ancora lo stesso entusiasmo di quando mi laureai a Venezia con i relatori Carlo Scarpa (suo grande maestro dal '64 al '69, ndr) e Giuseppe Mazzariol. Poco più tardi iniziai a forgiare la mia disciplina interiore facendo vita «da artigiano»: tre mesi con Le Corbusier e poi con Louis Kahn. Devo dire che scavando in profondità mi sono accorto di rincorrere sempre la stessa ossessione: la ricerca di una forma alla cui definizione concorrono, insieme, il rigore delle geometrie, i materiali, il modo nel quale la luce scandisce i volumi. Anche se, ancora oggi, davanti a tutto quel che vedo sono ancor più disarmato dal mistero del processo creativo.
http://www.swissinfo.ch/ita/swissinfo/Il_genio_creativo_di_Mario_Botta_in_mostra_al_Mart.html?cid=28424226venerdì 1 ottobre 2010
giovedì 16 settembre 2010
Dialogue avec jardinier
E' stato di grande insegnamento Renée, la portinaia francese del bellissimo libro L' eleganza del riccio:
domenica 12 settembre 2010
venerdì 3 settembre 2010
Tanta Svizzera alla Biennale di Venezia
È sotto la stella di Kazuyo Sejima, la prima donna a dirigere la Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, che si è aperta un’edizione – la dodicesima – orientata a indagare il tempo e lo spazio presente come specchio di quanto l’architettura può costruire come arte. La chiave di lettura di questa grande kermesse è infatti proprio l’utilizzo di un linguaggio basato sulle emozioni suscitate da ambienti diversi.
Ecco perché Kazuyo Sejima – vincitrice del Pritzker Prize 2010 – ha fortemente voluto un confronto sulle possibilità dell’architettura, focalizzandosi sulle relazioni tra le persone e lo spazio. Lo spettatore è dunque parte integrante di un ingranaggio, e non un osservatore passivo alla ricerca di risposte. Insomma: un cammino che è un soffermarsi piuttosto che un correre, in cerca di un futuro il più possibile a misura d’uomo.
Il percorso espositivo People Meet in Architecture (le persone si incontrano nell'architettura) si snoda tra le 46 nazioni partecipanti, passando da architetti, ingegneri e artisti provenienti da tutto il mondo.
http://www.swissinfo.ch/ita/cultura/Tanta_Svizzera_alla_Biennale_di_Venezia_.html?cid=28260114
martedì 24 agosto 2010
Giacometti e Cartier, ritornerò in rue d'Alesia
lunedì 16 agosto 2010
sabato 14 agosto 2010
venerdì 13 agosto 2010
Una specie di cinghiale laureato in matematica
domenica 1 agosto 2010
sabato 31 luglio 2010
Aldo Drudi: io che coloro la testa a Vale Rossi
http://www.corriere.it/gallery/sport/07-2010/drudi/1/creativo-vale-rossi_f104d25c-9bfe-11df-8a43-00144f02aabe.shtml#1
venerdì 30 luglio 2010
domenica 25 luglio 2010
Alessandro Bergonzoni
giovedì 15 luglio 2010
Walter Zenga, lo zingaro
http://www.corriere.it/sport/10_luglio_14/zenga-ritiro_d587f3ae-8f5d-11df-9bdb-00144f02aabe.shtml?fr=correlati
http://www.corriere.it/gallery/sport/07-2010/ritiro/1/ritiro-squadra-araba_f9dbb380-8f5d-11df-9bdb-00144f02aabe.shtml#1
Il calcio d'Arabia
http://www.corriere.it/sport/10_luglio_14/ritiro-trentino-arabia_3ec17b6c-8f5c-11df-9bdb-00144f02aabe.shtml
mercoledì 14 luglio 2010
Intervista a Renato Martinoni
http://www.swissinfo.ch/ita/cultura/Alla_ricerca_dellitalianita_in_terra_elvetica.html?cid=15425762
mercoledì 7 luglio 2010
In vacanza con Del Piero e la Juve
http://www.corriere.it/sport/10_luglio_06/vacanza-juve-pinzolo_c5316742-890e-11df-9548-00144f02aabe.shtml
http://www.corriere.it/sport/10_luglio_06/pinzolo-mario-amendola_09b32e9a-8910-11df-9548-00144f02aabe.shtml
http://www.corriere.it/gallery/sport/07-2010/juve/1/tifo-fuori-campo_eadfa18c-8915-11df-9548-00144f02aabe.shtml#1
domenica 4 luglio 2010
Il destino e la legna
sabato 3 luglio 2010
Deserti
venerdì 2 luglio 2010
Napoli tifa Argentina e sogna Maradona campione del Mondo
Forcella, Naples, Copyright 2010 © Ambra Craighero
Giuseppe Bruscolotti Naples, Copyright 2010 © Ambra Craighero
http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/02-07-2010/napoli-tifa-argentina-sogna-71297022956.shtml
http://www.gazzetta.it/gallery/Mondiale2010/06-2010/napoli-argentina/napoli-pazza-maradona-71295763333.shtml#1
domenica 27 giugno 2010
Mistica baltica
La casa dell'amore non ha serrature, bensì porte e finestre sempre aperte. Ha ragione Anaìs Nin quando scrive che lo svelamento di una donna è una cosa delicata. Non avviene mai di notte. Specialmente se si incontra un uomo che di notte dorme sul divano o sui tetti in cerca delle stelle. Gli amici, le persone grate o ingrate, talvolta geniali o capaci di esplorare il mondo dentro di noi, sanno che rappresentiamo quel momento e non un altro, sanno qual'è il fuoco sacro che accende le nostre passioni senza bussare alla nostra porta. Il libero, l'inafferrabile avventuriero che cade in una trappola, una trappola d'amore, sarà così umano,da essere amato nella sua modestia e nella sua disubbedienza.
Aspettando il bus per Kaunas, guardavo la gente sul marciapiede. Ogni viaggio mi suscita la stessa curiosità, la stessa speranza che si prova a teatro prima che si alzi il sipario, la stessa ansiosa aspettativa. Ho guardato tutti gli uomini e le donne sul marciapiede: una carellata di piccoli segreti, ombrelli bucati, ricrescite bianche, jeans stracciati come i pensieri.Tuttavia, sono quelli che aspettano a colpirmi. Minuti, ore; qualcosa,qualcuno. Quel che resta.
Se poi si cercano le croste, i muri ammuffiti e dipinti, le possibili strade della perdizione dove si cammina scalzi in cerca dell'identità, si trovano gli ossigeni e gli idrogeni: ossigeno lui, idrogeno lei; la figlia? Un intreccio di fluidi e solidi, un principio di fuoco e fiamme in cerca delle ali delle farfalle.
Per molti la vita è una palude. Ci sono troppe lumache che attraversano i giorni della mia vita senza un perchè e con mille ragioni. Sono grigi, hanno l'anima senza interruttore, la luce si accende così di rado che si dimenticano di vivere o che vivono per pagare la corrente altrui.
E non è un caso se in una sporca mattina di giugno, dove le stelle sono passate veloci a mezzanotte, qualcuno si è acceso una sigaretta con i miei pensieri: nientemeno che una bella donna, che era stata una bellissima donna.
Di quelle che ti fanno girare il collo con il canto delle civette annesso. Aveva un fiore, un fiore viola che gli spuntava dai capelli : tinti, neri e corvini. Davanti ai miei piedi gli è caduto. Non l'ho raccolto. L'ho guardato dal finestrino del bus. Quel fermacapelli si è attaccato al cemento come una colpa d'amore, ma l'amore non ha mai colpe. Edgar Lee Master scriveva "non ci sono matrimoni in cielo: bastano quelli sulla terra".
La signora dal fermacapelli viola potrebbe scrivere un'antologia al riguardo. Ne sono certa.
Kaunas, Lituania