domenica 5 luglio 2009

Bruno Conti, «corri-uomo-corri»

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RISCONE DI BRUNICO (BZ), 3 luglio 2009 – “E' stato Liedholm il primo a farmi capire che potevo dribblare il mondo e proprio qui, sotto questo portico, quando ancora c’era la sabbia, i ciuffi d’erba qua e là, i palloni medicinali con gli attrezzi di ferro al posto delle palestre che ho capito che con la fatica potevo andare lontano”. E pazienza se con grande rabbia di Carlo Ancelotti il suo inseparabile compagno di stanza nel periodo giallorosso, Bruno ci metteva tre giorni ad andare in forma e non doveva mai fare i conti con la bilancia. “In questo ritiro, ho mangiato tanto pallone con il Barone (Liedholm n.d.r.) e anche nei momenti difficili, l’attaccamento ai valori della famiglia mi hanno permesso di diventare prima un uomo e poi un calciatore”.