martedì 17 novembre 2009

Malaika



Quando ascolto questa splendida versione di Malaika - letteralmente "angelo" in swahili - interpretata da Miriam Makeba e Harold George Belafont mi viene in mente quando l'ho ascoltata per la prima volta nella hall di un albergo vicino al lago Inle in Birmania. Mi è riapparsa in un cd l'anno scorso e mi è sembrato un segno del destino. Malaika è una canzone d’amore autentica e porta con sé le tensioni e le contraddizioni che hanno caratterizzato il Kenya e l’Africa intera negli ultimi anni del colonialismo fino all’indipendenza.Vorrei che un giorno diventasse la colonna sonora della mia vita. Forse lo è già.

Il sax, dal cemento

Milano per me non è più la stessa città di prima. Ci sono mille luoghi che hanno un altro significato. E' come una canzone interrotta. Un luogo che mi appartiene solo se condiviso. Eppure ho studiato per anni, ho vissuto gli atelier prima di andare via, ho amato, ho inseguito i miei sogni. Ho corso, ho preso tram, treni, metrò. Ho visto centinaia di mostre. Ma ho viaggiato abbastanza per sapere - almeno un pò - che quando si torna non è più la stessa cosa. Si cambia pelle, Signora Mutevolezza. I coffe, i miei coffe, il cinema - solo uno e non altri-. Nella sala 400 oggi davano "Basta che funzioni"di Woody Allen...come potevo perderlo?? Esilirante, acuto, intelligente. E i lunch, i dinner? Si torna dove si ha lasciato qualcosa. Si guarda il mondo dai vetri, dalle porte, per riviverlo. Mi verrebbe da dire : altro che mappe, questa è la toponomastica del cuore, della musica, delle visioni. Ho incontrato Maurizio Nicchetti alla presentazione di un libro. Forse ha ragione lui, suoniamo il sax dal cemento. Nel silenzio. Ho la gioia incontenibile delle piccole cose. Vannina a Cambridge, Cristina a Roma, Giorgio a NY, Jenny e David a Vancouver, Tiziana a Dublino, Dumbo da ogni centimetro della pelle, Simone a Parigi, Silvia in Brianza, Stefania a Roma, Alex dalla redazione, Fabio a Zurigo, Etsuko a Tokio, Lidia a Milano, Ale a Bologna, Sophie Marie a Brixen, Elena a Campo Tures, Sara a Desenzano, Bruno a Monza, Bruno a Genova, Patrizia da ogni serratura, Angela, Alvio e Mattia, Roberto a Calcutta, Buko dai racconti, questa notte le civette ci faranno l’occhiolino, i pinguini marceranno a braccetto con le note di She by Elvis Costello, le baguette saranno più profumate a Saint-Germain-des-Prés, Dean Martin dirà That’s Amore come non l’aveva mai detto prima, i lettori di “Cavalli e Segugi” - Notting Hill –triplicheranno…E scusate se è poco, qualcuno griderà dentro ad una stanza che la vita dev’essere una sola e per questo dev’esser sempre celebrata.