venerdì 31 ottobre 2008

«La street art è pubblica,vogliamo creare nella legalità»

MILANO – Per il governo sono diventati anche loro una priorità, tanto che l'esecutivo si appresta a rendere più difficile la vita ai writers. Loro, del resto, non hanno mai goduto di buona reputazione negli ambienti politici. Colpa forse di una certa inflazione che vede all'opera nelle strade sia quelli che potrebbero tranquillamente essere considerati artisti (non a caso, forse, ci fu la presa di posizione di Vittorio Sgarbi in difesa dei graffiti del centro sociale Leoncavallo) sia un esercito di giovani (e meno giovani) che armati di bomboletta spray si limitano a riempire muri e saracinesche di scarabocchi incomprensibili alla maggior parte delle persone. È il loro logo, la loro firma stilizzata, un modo per dire semplicemente: io sono stato qui. Qualcosa, insomma, che di artistico ha davvero poco.

http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_30/writers_graffiti_craighero_2ce58616-a694-11dd-9cb7-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2008/10_Ottobre/graffiti/1&1


http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2008/10_Ottobre/graffiti/2&1

lunedì 27 ottobre 2008

Gli sms di Leonardo

Book Paolo Maldini

Paolo Maldini, un mito


http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/10/27/Maldini.shtml

domenica 26 ottobre 2008

Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto

“Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto”.
Rainer Maria Rilke

"Il mondo, magari non lo aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima" . Alessandro Baricco

"Nessuno canta con maggiore purezza di coloro che stanno nell'inferno più
profondo: ciò che chiamiamo il canto degli angeli è il loro canto".
Kafka

"Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora
mettendo le scarpe".
Mark Twain

Viaggiando con il Milan in Olanda



Heerenveen - Partita da piedi buoni, con tanto di gol e di assist per Pippo Inzaghi. Ma i tifosi si sono distinti per un bel viaggio in treno :da Amsterdam a Heerenveen. Due ore di viaggio bucolico, tra mucche ridanciane, pecore, distese infinite di prati incolti, fari, cottage, passando per Hilversum, Amerdfoot, Zwolle, Meppel, Steenwijk, Wolvega.


http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/vuoto.shtml?2008/10_Ottobre/uefa/01&1



martedì 21 ottobre 2008

You Don't Have To Say You Love Me




Elvis, tu che da sempre bussi alla porta delle mie notti insonni, continua a farlo, continua a portarmi il seme della follia. Tu, e non solo tu, sei il filo che lega il mio passato fatto di incoscienza e parossismo. Apri le finestre del mio cuore con le note, le basette, i mezzi sorrisi, gli studi della RCA in California. Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che qualcosa sappiamo, anche la brezza più lieve sarà preziosa. Ha ragione il grande Rainer Maria Rilke quando scrive: “il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto”. Woody, tu che sali e scendi dai lettini degli analisti, prova a dirmi qualcosa. Non posso annotarmi ogni virtuosismo linguistico che sa di mercurio cromo. Siamo incurabili Woody, soltanto perché siamo qui ad aspettare che accada qualcosa e non abbiamo la forza di recidere per sempre ciò che è definitivamente tramontato. Oggi ho trovato l'editore. Bonne nuit Elvis, Boa noche Woody.



Sky road

Amsterdam 2008 - Benares 2007
Sky road

Questa strada, la strada del cielo, la percorro ogni giorno sull’asfalto in ogni città. Quando posso fino all’estremità. E’ il mio viaggio ideale con lo zaino, la moleskine, la macchina fotografica al collo. Quest’ultima nascosta come una reliquia. Non serve che si veda. La mia m.f. mi ricorda certi bambini nascosti dal telo della pioggia in certi passeggini quando c'è il sole. Odio le macchine fotografiche che si esibiscono. Porto sempre con me una rollerflex per misurare l’intensità della luce che non ha doveri. Almeno lei. Dubito di avere la forza per viverli, nella quotidianità. Parlo con gli occhi, e i bambini o i cani che si incontrano per strada mi rispondono sollevati dal vento.


The end - titoli di coda



This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
Ill never look into your eyes...again

Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need...of some...strangers hand
In a...desperate land

Lost in a roman...wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain, yeah

Theres danger on the edge of town
Ride the kings highway, baby
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway west, baby

Ride the snake, ride the snake
To the lake, the ancient lake, baby
The snake is long, seven miles
Ride the snake...hes old, and his skin is cold

The west is the best
The west is the best
Get here, and well do the rest

The blue bus is callin us
The blue bus is callin us
Driver, where you taken us

The killer awoke before dawn, he put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he
He walked on down the hall, and
And he came to a door...and he looked inside
Father, yes son, I want to kill you
Mother...i want to...fuck you

Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
Cmon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
Doin a blue rock
On a blue bus
Doin a blue rock
Cmon, yeah

Kill, kill, kill, kill, kill, kill

This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end

It hurts to set you free
But youll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die

This is the end


lunedì 20 ottobre 2008

La signora Dalloway e gli impermeabili

In queste ore, sto rileggendo "Le ore" di Micheal Cunningham, premio pulitzer nel 1999. Riaffiora la signora Dalloway alias Virginia Woolf dal profondo del mio animo. Lei che credeva di avere fallito perchè non si sentiva una scrittrice, non veramente: ma solo una stravagante dotata di talento. Un giorno nel 1941, è uscita di casa come tutte le mattine e non è più tornata. Era diretta al fiume e nella tasca del cappotto aveva messo dei sassi. Prima di quel momento, la Signora Dalloway aveva avuto la forza di andarsi a cercare le sue pietre. Ma come ha fatto? Eppure le nuvole erano le stesse delle mattine precedenti. La terra era soffice. Questa mattina ho preso i fiori in periferia, su un tavolo di legno che mi ha ricordato l'India e il masala tea.Virginia, qui piove dentro e tu lo sai.




sabato 11 ottobre 2008

Morgan, quando vuole



Più volte Morgan ha dato il meglio di se stesso rinterprentando gli altri. Un pò come Franco Battiato. Memorabile questa versione di un capolavoro di Sergio Endrigo. Ricominciare, ricominciare da qui, dal deserto delle note.

giovedì 9 ottobre 2008

Vittorio Sgarbi e la creatività border line



MILANO - Al Leoncavallo? Al Leoncavallo! Il nome evoca un luogo disordinato e difficile, occupato da giovani sempre e comunque disubbidienti (condizione naturale anche agli artisti), un centro sociale alternativo alle istituzioni. Per anni abbiamo sentito di scontri, tumulti, occupazioni e, conseguentemente, di delibere di sgombero, di sfratto, come se l'occupazione dovesse rappresentare un simbolo antagonista rispetto alla società borghese. Come, di fatto, è.

È evidente, allora, che dalla tensione di una lotta con la società derivano queste espressioni liberatorie di creatività, le quali sono certamente favorite dalla condizione di emergenza, dall'essere nate in situazioni di conflitto. E anche dall'euforia dell'occupazione. L'arte contemporanea è anche questo. A noi tocca registrarla e riconoscerla dove essa si manifesta, e non come noi desideriamo, vogliamo o speriamo. Queste opere trovano nello scontro la ragione della loro forza, della loro originalità.

http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2007/09_Settembre/24/graffiti_leoncavallo_sgarbi.shtml

mercoledì 1 ottobre 2008