Gli ultrà al cinema, 20 anni dopo«La tessera del tifoso? Una sciocchezza»
Stefano Calvagna da giovane era nel tifo organizzato della Lazio. Ora esce il suo film: «L'ultimo ultras»
MILANO – Ha passato quindici anni della sua vita in curva, tra gli «Irriducibili» della Lazio. E ancora oggi si considera un ultrà. Stefano Calvagna, regista romano nato alle porte di Cinecittà e folgorato fin dal piccolo dal cinema di Sergio Leone e dal calcio, ha finito il suo nuovo film - l'undicesimo -, dedicato proprio al mondo del tifo organizzato. Quello dei «cattivi», che finiscono sui giornali solo quando sono protagonisti di fatti di cronaca o per le polemiche con i club e i calciatori, a cui dedicano la loro esistenza ma con cui non sempre riescono ad essere in sintonia. «L'ultimo ultras»
http://www.ultimoultras.it/ uscirà nelle sale il prossimo 4 settembre, a poco meno di vent'anni dall’uscita di «Ultrà», il film di Ricky Tognazzi (tra i protagonisti Ricky Memphis e Claudio Amendola) che per primo sollevò il dibattito sul mondo delle tifoserie estreme in Italia. E a pochi giorni dalla discussa «tessera del tifoso» varata dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e già messa all’indice dall’arcipelago ultras.