mercoledì 22 luglio 2009

Qualcosa di me, dagli alberi

Sto iniziando a leggere «Sonno profondo» di Banana Yoshimoto. Vorrei leggere tutta la vita sugli alberi come faccio adesso (anche se avrò dei figli). Oggi, dopo aver nuotato al lago, quando la gente se ne era andata, sono salita su un'albero con questo libro. Non so ancora dove mi porterà. Sono felice. Vagabondo dentro gli altri e me senza farmi vedere. Un lungo viaggio senza sosta. Non pretendo di cambiare nessuno. Se qualcuno vuol cambiare è perchè si è messo in discussione. Fino in fondo.

p.s.= E'curioso, se nuoti in un lago dopo le 20, spesso ci sono solo cani (a quattro zampe e sciolti).

Jean Marc Parisis "Prima, durante, dopo"

Dopo a "A sud di nessun nord"del mio adorato Buko,mi sono imbattuta in due letture separate e perpendicolari: "La montagna nuda"di Reinhold Messner e "Prima,dopo,durante" di Jean Marc Parisis. Tre scelte azzeccatissime che hanno riempito le mie lunghe nottate.Il libro di Jean Marc mi ha colpito per una frase dell'editor sulla copertina: " la prima volta che l'ho vista non l'ho vista,l'ho amata di schiena". Non sapevo chi fosse l'autore,l'ho preso con l'istinto: per scrivere una frase così, bisogna avere i gomiti appoggiati alla ringhiera (della vita) e gli occhi infuocati dal silenzio rumoroso dell'amore. Non mi ero sbagliata.


«Dovevo andare nell'altrove. Volevo andare solo con Gail. Avevo vissuto più di lei, ma non meglio, nè più intensamente.Ero innamorato di una ragazza anacronistica e semplice. Per riconoscerla così, dovevo esser nato da lei. Il mondo e io saremmo cambiati. Per sempre. Con nessuna donna avevo riso come con lei. Ridevamo sempre. Gail non mi annoiava mai, si confrontava con il dubbio, me lo sbatteva in faccia. Avevo capito che ad annoiarmi era la menzogna che mi ero costruito con le mie mani per rendere infelici gli altri. Mi sentivo aspirato da una forza ignota. Mi sentivo desiderato con l'istinto. Eravamo come l'incudine e il martello. Per me era tutto nuovo. Lei mi faceva sentire nudo purificandomi l'anima.Tutte le uova che avevo covato prima di lei erano marcite. Dovevo guardarmi in faccia e ammettere il mio fallimento. Lei l'avrebbe raccolto tutto come un succo di frutta senza giudicarmi. Gail, non mi ha mai giudicato, nonostante avessi un passato. Se n'era andata senza darmi un preavviso. Mi aveva aspettato 368 giorni in silenzio. Prima di conoscere Gail non avevo mai realmente sofferto. Mi sembrava, ma ero passato indenne attraverso tutte le lacrime. Questa sofferenza era la più grande fortuna della mia vita. Ero pazzo di lei, la vedevo dappertutto, nelle altre donne. Con lei avevo conosciuto il solfeggio della passione. Scrivevo canzoni e non riuscivo più a scrivere. Le parole sbavavano come cani smarriti. Non leggevo più. Guardavo il mondo che mi ero creato con gli occhiali neri. La sepazione da Gail mi ha svelato ciò che avevo perso davvero. Ho iniziato a guardare la mia vita in faccia, a prenderla a pugni. Era finito il tempo delle carezze. Gli altri si erano abituati a me, al fatto che mi andava tutto bene. Ero la caricatura di me stesso. Volevo che i miei figli mi guardassero negli occhi per dirmi che avevo fatto ritorno sulla terra dei sorrisi smarriti. Non avevo tanti soldi, ma solo a Gail lo avevo detto senza aver paura. Gli avevo confessato i miei insuccessi. Lei mi aveva sorriso, non gli importava nulla. Sul balcone di Saint Cloud l'avevo immaginata mille volte di schiena. Era partita per chissà dove, con chi? La immagino ancora adesso. Sono in viaggio da me stesso da quando l'ho incontrata. Sarei andato a riprendermela con tutte le mie forze per ricoprirla d'amore come dicono gli assassini e i parolieri». Jean Marc Parisis

Reinhold Messner, l'ultimo Ulisse

Messner: «In montagna ci si salva solo con l'istinto di sopravvivenza»

«Le tragedie non sono colpa della Natura. Non possiamo dominarla. Io ho paura solo della vita borghese»


JUVAL (Bolzano) - Mentre saliamo al castello di Juval, dopo esserci lasciati alle spalle Merano e Naturno, arriva la notizia della morte di Cristina Castagna, l'infermiera vicentina di 31anni che aveva una passione per le grandi vette e un grande sogno: salire tutte le montagne che superano gli 8 mila metri. Forse da ragazzina aveva guardato con ammirazione all'uomo che per primo era riuscito a portare a termine l'impresa di scalarle tutte, Reinhold Messner. E fa uno strano effetto pensare che di lì a pochi minuti ci troveremo a parlare di montagna, di vita e di morte, proprio con l'uomo che ha scritto più di una pagina della storia dell'alpinismo.


http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_21/messner_intervista_craighero_8ef16d54-763a-11de-95fa-00144f02aabc.shtml


http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2009/07_Luglio/mesner/1&1

Cortina si tinge di viola

CORTINA D’AMPEZZO (Belluno), 17 luglio 2009 – La Fiorentina è arrivata ieri sera alle 19 a Cortina d’Ampezzo, attesa da una folla di turisti e tifosi che ne hanno salutato l'ingresso in paese: il ritiro estivo per la preparazione della prossima stagione si protrarrà fino al 26 luglio.

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Fiorentina/17-07-2009/cortina-abbraccia-viola-50786103904.shtml

giovedì 9 luglio 2009

Riparte da Pinzolo la Juve di Diego

Copyright 2009 © Ambra Craighero

PINZOLO (Trento), 9 luglio 2009 – Saranno le valli della Val Rendena ad ospitare il ritiro precampionato della nuova Juventus targata Diego. Sarà ancora l’Hotel Olympic Royal a ospitare i campioni allenati da Ciro Ferrara.

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Juventus/09-07-2009/alle-16-arriva-pinzolo-pullman-squadra-50717954093.shtml

http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/07-2009/pinzolo/juve-ritiro-pinzolo-50719389601.shtml

domenica 5 luglio 2009

Bruno Conti, «corri-uomo-corri»

Copyright 2009 © Ambra Craighero

RISCONE DI BRUNICO (BZ), 3 luglio 2009 – “E' stato Liedholm il primo a farmi capire che potevo dribblare il mondo e proprio qui, sotto questo portico, quando ancora c’era la sabbia, i ciuffi d’erba qua e là, i palloni medicinali con gli attrezzi di ferro al posto delle palestre che ho capito che con la fatica potevo andare lontano”. E pazienza se con grande rabbia di Carlo Ancelotti il suo inseparabile compagno di stanza nel periodo giallorosso, Bruno ci metteva tre giorni ad andare in forma e non doveva mai fare i conti con la bilancia. “In questo ritiro, ho mangiato tanto pallone con il Barone (Liedholm n.d.r.) e anche nei momenti difficili, l’attaccamento ai valori della famiglia mi hanno permesso di diventare prima un uomo e poi un calciatore”.

venerdì 3 luglio 2009

Roma,tutto sul ritiro estivo

Copyright 2009 © Ambra Craighero

Roma, tutto sul ritiro

I giallorossi sono arrivati in serata a Riscone di Brunico. I ricordi dei tanti ritiri giallorossi di albergatore e cuoco....

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Roma/02-07-2009/roma-tutto-ritiro-50664756871.shtml

http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/07-2009/ritiri/roma-lavoro-riscone-50665306378.shtml