giovedì 5 novembre 2009

Alta quota, off limits

Brixen, 5 novembre 2009

All´International Mountain Summit Ims http://www.ims.bz/ in Alto Adige per la prima volta´si svolge una piattaforma con i migliori alpinisti estremi del mondo. Ines Papert http://www.ines-papert.de/ , Alexander Huber www.huberbuam.de/ , Hans Kammerlander http://www.kammerlander.com/ , Reinhold Messner www.reinhold-messner.de/ , solo per citarne alcuni, si confronteranno con tutti gli appassionati della montagna sull´interpretazione dell´alpinismo e della vita. Gli alpinisti estremi racconteranno la propria gestione del corpo nel pericolo, la capacità di concentrazione, la conquista del proprio tempo agonistico, il controllo della paura. Mi interessa il tempo, le poche e circoscritte ore che si hanno a disposizione in certi frangenti, il punto di non ritorno, il controllo della paura, la vita che si riduce a pochi centimetri dalle dita, la conquista verso l´ignoto. Le vie per arrampicare sono come dei libri aperti di "altri confini", senza i quali non si potrebbe capire la "gestione del rischio" nel confronto con la natura. Nessun arrampicatore estremo cerca la morte. Analizza ogni evenienza, conosce i tipi di roccia come le sue tasche, sa che le previsioni del tempo non potranno essere sempre clementi, e´cosciente di ogni suo passo e si interrroga su tutte le possibilita´che possono esporlo al pericolo. E quando gli si presenta davanti deve avere la forza di tornare indietro come ha fatto Messner nelle sue 13 ritirate dal Nanga Parbat su 31 spedizioni. Subentra l´impulso della sfida in un contesto che puo´solo non prevedere la causalita´come intelligibilità razionale della realtà. E il dolore che fa parte della vita, bisogna esorcizzarlo, per non dare la colpa al mondo, agli altri, alla montagna.