domenica 23 ottobre 2011

Il rifugio al neon di Andy




Ambra Craighero per Vanity Fair







Lui è «Andy dei Bluvertigo», alias Andrea Fumagalli, il camaleontico artista che dopo l'avventura musicale vissuta con Morgan e la band brianzola a fine anni 90' - nelle vesti di tastierista è vocalist - ha cambiato vita dedicandosi all'arte in tutte le sue forme.

Oggi l'ex tastierista dei Bluvertigo è un dj per la moda e soprattutto un pittore che si ispira agli anni Ottanta, quelli delle tinte forti, dei colori pop raccontati a colpi di acrilico con le icone della tv e dello star sistem (i manga giapponesi - come Lady Oscar, Pollon, L''incatevole Creamy -, la top model Linda Evangelista, Michael Jackson, Alex del film Arancia Meccanica ecc..).

«Mi piacciono i colori fluo che si accendono con il buio, come le idee nel cervello. Così la bordatura dei soggetti che danno l'idea della centratura e della rotondità. Adoro Andy Wahrol, Keith Haring, Brian Heno, David Bowie e tra gli architetti, Gaudì».

Un viaggio visionario tra art-design, atmosfere, performance, grafica e fumetto, insomma, un collage che proviene direttamente dal cassetto dei ricordi, rielaborati in salsa acida e new pop nel capannone industriale Fluon, nella periferia di Monza. «Vivo una dimensione totalmente creativa. Suono, dipingo, creo, cucino. Sono tutte esperienze totalizzanti che mi consentono di respirare con il metodo, la capacità di autocritica e il sogno di riuscire un giorno ad autoprodurmi. La sfida è reinventarsi ogni giorno».

E il calendario è ricco di eventi: dalle serate dj per le diverse maison (Diesel, Fiat, Coveri, Carlsberg e Redbull, solo per citarne alcune); alle installazioni pittoriche e sonore che gli fanno fare il giro del mondo con gallerie ed esposizioni. «Vivo l'arte e la applico in ogni frangente della mia vita. Il nuovo Andy è figlio del primo, con l'evoluzione poliedrica di tutto ciò che mi è sempre appartenuto: dagli oggetti feticci (un Goldrake santino nella sua camera fluorescente al neon blu), alla passione per gli abiti (vanta una splendida collezione di kimono giapponesi e almeno 300 paia di scarpe). «Il mio guardaroba è la fotografia sgargiante di quello che sono, così come il neon blu è lo specchio di una dimensione da alieno urbano».

http://www.vanityfair.it/people/italia/2011/10/22/andy-bluvertigo-a-casa-delle-star