martedì 25 ottobre 2011

Andy e la nuova vita «fluorescente» Precario? Mi reinvento ogni giorno

MONZA - Lui è ancora quello del ciuffo giallo. Nei Bluvertigo suonava le tastiere, il sassofono, il sintetizzatore ed era la seconda voce di Morgan, nonchè il co- fondatore della storica band brianzola alla fine degli anni 90' che ha lasciato il segno con quello stile un po’ british basato sulla fusione tra il genere elettronico e il suonato, applicato a diversi generi musicali. Ancora oggi tutti lo chiamano «Andy dei Bluvertigo», ma Andrea Fumagalli, che è il suo nome di battesimo, la sua mitica band e Morgan li ha lasciati da un pezzo per dedicarsi a tutto tondo all’arte e alla sperimentazione, quella che da sempre intercorre tra la musica e le arti visive, scandagliando così i legami tra gli elementi sonori e le suggestioni della vista.

NUOVA STAGIONE - Una seconda vita riscritta con l’arte nelle sue diverse declinazioni: la musica, le installazioni, la pittura. Come atelier una ex fabbrica tessile dismessa di 240 metri alla periferia di Monza, dove la notte si traduce in «fluoressenza» e il giorno è dedicato alla produzione di quadri in acrilico fluorescenti che prendono vita in una dimensione «lunare, serale e artefatta» al neon blu. «Dopo la parentesi con i Bluvertigo - racconta Andy, che ci riceve in kimono - ho deciso di vivere in una dimensione da letargo creativo e ho cercato un capannone per rielaborare i miei ricordi, i favolosi anni 80', la pop art, il fumetto, la grafica,insomma tutte le mie passioni.Vivo una forma di precarietà consapevole e produttiva che traduco tutti i giorni in curiosità».

http://www.corriere.it/spettacoli/11_ottobre_25/andy-nuove-sperimentazioni_d29d7f66-fefa-11e0-b55a-a662e85c9dff.shtml