martedì 6 settembre 2011

Maria Gadù










Solo per occhi con lo sguardo perduto. Che dire con un viso simile: androgino e misogino, non fa che aizzare qualsiasi esteta che ha il senso dell'incompiuto e di quanto la natura umana è un corallario di differenze e in-differenze. Diane Arbus per Maria Gadù si sarebbe buttata dalla finestra con la leica al collo pur di sverlarla,pur di aprire il sarcofago del suo mistero,che in primo luogo è esistenziale. E lei,sicurmente borghese con la flemma della vagabonda errante,ha avuto il coraggio di "riscrivere" gli arrangiamenti di "Ne me quitte pas"di Jacques Brel. Mica fagioli. La sua versione è creditrice e debitrice allo stesso tempo e la nostra Gadù ha capito come infuocare il cielo con le note. Per chi non ha tempo da perdere.Come lei.

http://www.youtube.com/watch?v=dBwdTQf_qtg